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Differenza tra font OTF e TTF

Differenza tra font OTF e TTF

Spesso quando andiamo a scaricare un nuovo font da installare, ci troviamo davanti ad una dura scelta che ci viene posta font .ttf o font .otf?

Quante volte vi siete chiesti quale sia l’effettiva differenza tra queste due tipologie di font?

In quest’articolo voglio andare a fare chiarezza sulle due famiglie, così da permettervi di scegliere al meglio di volta in volta il font che più si addice alle vostre esigenze.

Ma partiamo dalle basi…

TrueType Fonts (TTF)

Il font TTF è nato dalla collaborazione tra Apple Microsoft nei primi anni ’80. Lo scopo era molto semplice, trovare un formato di font che fosse compatibile nativamente sia su Windows che su Mac e che potesse essere stampato da ogni tipologia di stampante senza problemi e da qui è nato il TrueType (TTF) font.

Il pacchetto nasce come unico contenitore che racchiude i dati necessari per rendere il font visibile a monitor e successivamente stampato, rendendo cosi facile l’installazione in tutte le piattaforme utilizzate.

OpenType Fonts (OTF)

Anche il font OTF nasce da una collaborazione, ma questa volta da Adobe e Microsoft.

Proprio come è accaduto con il TTF, l’OTF venne studiato e realizzato per essere multipiattaforma racchiudendo in un unico pacchetto i dati che permettevano al font di essere visualizzato a schermo e stampato.

I font OpenType (OTF) possiamo definirli l’evoluzione dei TrueType (TTF) avendo questi permesso di integrare molteplici funzioni che prima non erano possibili.

Un font standard in TTF permette di memorizzare 26 caratteri alfabetici (A-Z), dieci numeri (0-9) e una manciata di font extra come la punteggiatura, i caratteri speciali (!, ?; %; * ecc.), al contrario un font in OTF oltre a questi caratteri standard permette di aggiungere molteplici altri segni fino a un massimo di 65.000 caratteri. In 

Poichè questa tipologia di font permette di implementare un numero così elevato di elementi. i profettisti hanno pensato e avuto la possibilità di aggiungere dei caratteri extra come:

  • Legature;
  • Glifi;
  • Maiusciletti;
  • Alternative di lettere;
  • Immagini o personalggi alternativi;
  • Segni vintage e via dicendo

che in precedenza dovevano essere aggiunti come ulteriore font TTF aggiuntivo.

Le differenze tra OTF e TTF

La principale e possiamo dire unica differenza tra un font OTF e un font TTF stà nelle sue funzionalità.

Come detto sopra, un font OTF presenta abbellimenti come legature, glifi, personaggi ecc… che permettono e danno la possibilità a grafici e designer di poter
giocare, personalizzare e creare più alternative nelle loro scritte.

La cosa curiosa è che molto probabilmente la maggior parte di chi leggerà quest’articolo avrà installato sul proprio mac o pc font in OTF senza averne mai usato a pieno le sue potenzialità.

In pocher parole,
la scelta di un font in OTF è effettivamente la miglior soluzione essendo comunque un file di peso contenuto che però da molte più possibilità di un font in TTF.

Perchè quindi esistono ancora font in TTF?

Molto semplicemente perchè non tutte le tipologie di font si prestano ad avere molteplici alternative o segni speciali, a volte per il non interesse di chi lo crea, altre perchè effettivamente quella tipologia di font non ha necessità di aggiunte extra.

Guardiamo ora inisieme le tre componenti principali dei font in OTF

I Glifi

Glifi sono caratteri alternativi che permettono di dare uno stile e un’importanza diversa a una determinata scritta.

Ad esempio:

  • Font con lettering tradizionale:
    ha le sue 26 lettere alfabetiche standard
  • Font con glifi:
    oltre alle 26 lettere standard possiede delle alternative di alcune o di tutte le lettere ad esempio la È maiuscola accentata.

Le Legature

Le legature possiamo definirle un’aggiunta stilistica
presente soprattutto nei font “script” (che simulano la scrittura corsiva a mano) ma che possono comparire anche in font di fascia alta.

Le legature sono sono la combinazione di due lettere diverse che si fondono insieme
per diventare un’entità stilistica due-in-uno. Quando queste due lettere vengono unite insieme spesso creano un’effetto stilistico di disegni e abbellimenti che possono rendere la tua scritta unica.

Caratteri alternativi

I caratteri alternativi possono racchiudere molteplici forme o disegni che si limitano solo alla tua fantasia
e sono appunto dei segni che non rientrano ne nella categoria di lettere e numeri, ne in quella dei glifi e legature.

Un’esempio pratico è la prasenza in alcuni font di alcuni disegni di personaggi, cartelli stradali o segni particolari che possono aiutare il grafico e non sono a rappresentare un messaggio senza andare a ricercare ulteriori elementi.

Quale è meglio: tra un font OTF o e un font TTF?

L’OTF è indubbiamente la scelta migliore. Hanno più funzioni che consentono a tipografi e progettisti la flessibilità di apportare modifiche incrementali progettate per migliorare l’aspetto grafico di un progetto. In conclusione alla maggior parte dei non addetti al settore la differenza tra un font TTF e un font OTF non interessa particolarmente se non ne va a sfruttare tutte le caratteristiche.

Quindi se sei un grafico o un designer che si occupa di impaginazione le piccole accortezze di un font OTF possono aiutarti a fare la differenza.